Nuova Bordeaux
Se quella che vi ho raccontato fino ad ora è la Bordeaux classica, di grande interesse è la nuova Bordeaux.
Attraversando il ponte Jacques Chaban-Delmas, si raggiunge la rive gauche. Costeggiando la Garonna potrete rendervi conto di quanta vivacità e innovazione contraddistinguono la nuova Bordeaux che cresce a vista d’occhio e riconverte moltissime aree prima utilizzate come magazzini, docks e depositi in gran parte destinati al commercio dei vini. Sono moltissimi i nuovi spazi riconvertiti e trasformati in luoghi di aggregazione e di arte
Tra tutti mi piace ricordare la Cité du Vin (https://www.laciteduvin.com/it) che, dalla sua apertura nel 2016, è stata visitata da più di un milione e mezzo di persone. Ha un’architettura unica e futuristica, che non vuole rappresentare nessuna forma in particolare, ma solo evocare l’anima del vino. Anche se alcuni hanno voluto vederci un “ceppo di vite nodoso”, a me ricorda i profumi e gli aromi che escono da un bicchiere di vino. La costruzione ha una splendida facciata costituita da pannelli di vetro e di alluminio perforato che, a secondo dell’inclinazione dei raggi solari nei diversi momenti della giornata, cambiano la percezione della costruzione che sembra voler dialogare con il fiume riflettendosi nell’acqua.
La Cité du Vin, nata con lo scopo di creare un luogo interamente dedicato al vino, alla sua cultura e alla sua storia, si articola in più di tremila metri quadri che permettono di fare esperienze interattive multisensoriali. Un viaggio nella storia del vino e nella sua presenza nei 5 continenti. La visita dura fra le due e le tre ore, ma in realtà agli appassionati non bastano proprio. Sono organizzate anche visite più brevi, che consentono comunque di vedere le cose più importanti. Un posto davvero unico, che il National Geographic ha classificato come settimo museo al mondo.
Se invece amate un’idea di cultura in movimento, non potete perdere lo spazio multiculturale Méca (https://www.la-meca.com/). Un centro policulturale inaugurato nel 2019, costruito in circa tre anni con un investimento attorno ai 60 milioni di euro, dove hanno sede tre istituzioni culturali della Regione della Nouvelle Aquitaine. È uno spazio immenso, 120 metri di lunghezza per 37 di altezza, con un’architettura così particolare che si resta davvero catturati. Un luogo che si può attraversare passeggiando al suo interno, con delle gradinate che permettono anche semplicemente di sedersi per riposare o magari per assistere ad una performance.
L’ingresso è sul fiume. Al suo interno al piano terreno trovate un teatro modulare oltre ad un ristorante. Al primo piano il cinema e nei piani superiori spazi espostivi, studi di produzione per artisti, magazzini, auditorium, una caffetteria. Un grande punto di incontro dove artisti di mondi diversi – dalla danza all’arte contemporanea, dal cinema al teatro, dagli editori agli scrittori – trovano una casa comune dove confrontarsi e dove le persone possono assistere ad incontri, presentazioni, prove, performance, proiezioni…
L’Agora, il teatro modulare al pian terreno che è l’anima e il cuore di Méca, riesce a collegare l’esterno con l’interno come fosse un grande telescopio. Al quinto piano invece una grandissima terrazza panoramica vi permetterà di contemplare il centro di Bordeaux, mentre il Crem è un caffè ristorante dove provare la cucina locale con una forte attenzione ai prodotti biologici. Insomma, il Méca è un posto dove succedono cose. Non perdetevelo.
Ma visto che non solo di cultura è fatto l’uomo, vi riporto in centro a Bordeaux e vi consiglio infine una lunga passeggiata sulla Rue Saint Catherine, una delle vie pedonali più lunghe d’Europa, regno indiscusso dele shopping, tra bei negozi, grandi marche e negozietti potete sbizzarrirvi in acquisti di ogni genere. Bar, pasticcerie e piccoli chioschi vi permetteranno anche di assaggiare i famosi canelés, dolcetti tipici di Bordeaux con una strana consistenza croccante e bruciacchiata all’esterno e molto morbida al suo interno, ma su questo non posso esservi di grande aiuto visto che non mi piacciono particolarmente.
Famosi sono quelli della pasticceria Baillardran (https://www.baillardran.com/fr/), ma a sentire mia mamma che ne è ghiotta, non erano poi così buoni. Inoltre nella pasticceria non sono particolarmente simpatici e anzi sono un po’ “spocchiosetti”, oltre che molto cari, per cui – fidandomi di lei – vi consiglio quelli molto più a buon mercato di La Toque Cuivrée (https://www.la-toque-cuivree.fr/) che troverete anche in Rue Saint Catherine sia al numero 5 che al numero 82/84. Anche se, sempre su suo suggerimento, i migliori, paradossalmente, li trovate a Milano al Fioraio Bianchi Caffè (https://www.fioraiobianchicaffe.it/) di piazza Mirabello.
Bordeaux oggi è facilmente raggiungibile con voli diretti da Milano o da Roma, con le compagnie low-cost Easyjet e Ryanair.
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