Lille, la città francese con il cuore fiammingo – Parte 1
Lille è splendida. Lo so, l’ho scritto di ogni luogo di cui ho parlato in questo blog, ma questa è davvero una città piena di fascino, di cui ci si innamora a prima vista.
Si trova a nord della Francia ed è molto vicina al Belgio, in mezz’ora si arriva infatti a Bruxelles. Mi piace tutta la Francia, non c’è luogo che io abbia vistato che non abbia catturato la mia attenzione, ma sicuramente il Nord è la parte dell’Hexagone che amo maggiormente. Senza nulla togliere al Sud, alla Provenza o alla Costa Azzurra, i territori del Nord – sia che confini con il Belgio come Lille o che viri verso la Germania come nel caso del Grand Est – sono un condensato di storia che tanto ha significato per la Francia e per l’Europa tutta.
Lille è francese in tutto e per tutto, ma certamente ha un cuore fiammingo.
E così, quando passeggi nel centro storico della Vieux Lille e alzi lo sguardo, ti ritrovi circondato da splendidi edifici che ti fanno pensare di trovarti in una piazza delle Fiandre dove, nell’epoca medioevale, fra il XII e il XV secolo, i mercanti vendevano le migliori lane e i migliori tessuti.
La doppia anima francese e fiamminga è un grande arricchimento per la città. Una specie di magia che ti tiene sempre sospeso tra l’eleganza di una piazza francese e un magico scorcio di Bruges. Ed è proprio la sua posizione strategica (tra l’altro in un’ora si raggiunge Parigi e in 80 minuti Londra) e il fatto di trovarsi sulle principali rotte commerciali che hanno reso questa città un luogo di grande interessa fin dall’antichità.
La grande storia europea a Lille è di casa. Fondata dai Duchi di Fiandra nell’XI° secolo, anche se i primi insediamenti risalgono al IX° secolo, fin dall’inizio la città fu al centro delle contese internazionali grazie alla posizione strategica rispetto alle rotte commerciali del tempo. Nel Medioevo, il suo mercato era importante per il commercio dei prodotti tessili e per le manifatture legate al settore. Il territorio, storicamente controllato dall’Inghilterra, nel 1300 passò alla Francia (questa fu una delle ragioni dello scoppio della Guerra dei cento anni) e, nei secoli successivi alla Borgogna, all’Austria e alla Spagna. Solo all’inizio del 1700 tornò alla Francia.
Nell’800 l’originaria vocazione tessile fu esaltata dall’industrializzazione, e questo portò a un rapido sviluppo economico e urbanistico durante il quale, assieme al settore tessile, si svilupparono anche il chimico e l’industriale. Fra le due guerre mondiali Lille fu sempre occupata dalle truppe tedesche e, in entrambi i conflitti, i danni furono ingenti.
La prima cosa che ho notato, appena arrivato qui, è stata la luce. Lille è una città luminosa, che troverete solare a prescindere dal tempo che ci sarà. Sì, perché di pioggia in Francia se ne incontra. Quando si viaggia da queste parti un K-Way o un cappello da pioggia sono indispensabili. Basta saperlo e organizzarsi, dedicando le giornate sfacciatamente di sole per le visite all’aperto, mentre quelle più piovose a musei, mostre e palazzi. Inoltre, in estate, anche nelle giornate meno belle, pioggia e sole si alternano sempre.
Il primo luogo che ho visto – anche perché vicino al nostro albergo – e che mi ha catturato è stata la Grand Place, come viene comunemente chiamata quella che dal secondo dopoguerra sarebbe ufficialmente Place du Général de Gaulle. L’uomo che ha liberato la Francia dalla dominazione nazista è nato a Lille nel 1880.
La piazza è molto grande ed è il luogo di ritrovo degli abitanti di Lille. Nata in epoca medioevale nel XIV° secolo, quando gli amministratori del tempo decisero che sarebbe diventata la piazza adibita al grande mercato, nel 1600 la costruzione del Palazzo della Borsa divise la piazza in Grand Place e in Petite Place (ora Place du Théâtre). Ricca di bar, ristoranti e locali, addirittura otto sono stati iscritti al Registro dei monumenti storici. La piazza è dominata dalla colonna della Dea che, costruita nel 1845, vuole ricordare l’eroismo degli uomini di Lille che difesero eroicamente la città durante l’assedio austriaco del 1792.
Ci siamo promessi di ritornare nel periodo dell’Avvento perché mi hanno detto che i mercatini di Natale siano davvero bellissimi e la Grand Place, dominata da un grandissimo albero di Natale, diventa teatro di spettacoli e concerti per grandi e bambini.
Nella Piazza si trova la Vieille Bourse, un edificio maestoso simbolo di LIlle. Di forma quadrangolare, sorge fra la Grand Place e Place du Théâtre, che si trova sul retro. È simbolo e testimonianza dei grandi commerci dei traffici mercantili della città. Classificata come monumento storico del 1921, per me è un posto magico. All’interno vi è una corte porticata che fa da passaggio tra le due piazze ed è luogo di incontro per le persone. Nella corte ci sono tanti banchetti che vendono libri, stampe, giochi antichi e cartoline. Noi siamo rimasti lì non so per quanto tempo, perché il fascino del posto è davvero particolare.
Quest’estate ero nel pieno della stesura della mia tesina di maturità sulla resistenza francese, per cui ho fatto incetta di libri davvero preziosi. Ma abbiamo trovato anche volumi differenti, come ad esempio una biografia sul famoso Gambetta di cui ho già scritto nella rubrica dedicata alle curiosità. Mamma, che è una fanatica di Tintin, ha comprato invece un’immagine pubblicitaria che aveva lui come testimonial.
Nel porticato poi si ritrovano persone a chiacchierare e a giocare a scacchi e cosi rimani a vedere partite accese tra persone a te sconosciute e, inevitabilmente, ti viene da tifare per l’uno per l’altro.
Se ogni giorno trascorso a Lille è stato pieno di piccole e grandi cose indimenticabili, sicuramente la visita alla casa natale del Generale De Gaulle è stato il momento più emozionante.
Maison De Gaulle
I temi legati alla Resistenza francese e al ruolo che la Francia libera ha poi avuto nella costruzione dell’Unità europea, superando secoli di ostilità verso la Germania, mi appassionano particolarmente. In questo processo il Generale De Gaulle è stato protagonista assoluto, motivo per cui la sua figura per me è sempre stata di grande interesse.
Per vedere la casa è necessario registrarsi il giorno prima telefonicamente. La residenza si trova nel cuore di Lille ed è visitabile dal 1980. Una classica casa di fine Ottocento, che apparteneva ai nonni del Generale. L’esposizione è divisa in due parti: la casa vera e propria dove è possibile ammirare le stanze, ma anche tutti gli oggetti personali e i ricordi di famiglia e un centro culturale (allestita in quella che era la fabbrica di pizzi del nonno) dove sono state ricostruite in modo cronologico la vita e le gesta politiche del Generale.
La casa è arredata e piena di soprammobili, servizi di piatti, stampe d’epoca, tavole apparecchiate e oggetti particolari.
Ricordando quanto mio nonno fosse legato alla figura di De Gaulle, ma nello stesso tempo quanto fosse appassionato di antiquariato, ogni due minuti con la mamma commentavamo quanto a lui sarebbe piaciuta questa o quella cosa e – in qualche modo – ci pareva che fosse lì con noi.
Vi consiglio assolutamente la visita perché è uno spaccato di vita di fine Ottocento che si porta con sé uno spaccato di storia. Poi è comunque bello vedere che, anche se sei stato importante come de Gaulle, da piccolo hai giocato in quelle stanze o hai dormito in quella piccola culla.
Ma molti altri luoghi, dei quali non vedo l’ora di raccontarvi nel prossimo pezzo dedicato a Lille, hanno catturato la mia attenzione.
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